Salute: cosa fare in caso di puntura di insetti e rimedi naturali per placarne i sintomi

2022-11-09 16:50:48 By : Mr. Blanche Zhou

Le punture di insetti sono perforazioni della pelle a scopo difensivo, mentre i morsi hanno uno scopo alimentare ( è il caso degli insetti ematofagi, che mordono per succhiare il sangue, ad es. zanzare, zecche, pulci, cimici e pidocchi). A seguito della puntura, si manifestano i seguenti sintomi: dolore pungente, prurito, arrossamento nella zona della puntura, talvolta bolle sierose e gonfiore. Le api sono più docili, pungendo solo se provocate, mentre le vespe pungono anche se sono semplicemente disturbate, mentre ronzano sui fiori in giardino, su cibo e immondizia da cui sono attratte. Mentre il pungiglione delle vespe è scarsamente uncinato ed esse infliggono più di una puntura, le api ce l’hanno munito di numerosi uncini che, dopo la puntura, lo ancorano alla pelle della vittima, provocando, al distacco, lo strappo di tutto l’apparato addominale dell’insetto e la sua morte.

Cosa fare, dunque, se si è punti da un insetto? Se il pungiglione è fisso nella cute, occhio ad estrarlo con attenzione, senza spezzarlo. Va rimosso raschiando con una lama non affilata o premendo di lato intorno alla sede di inoculo, senza comprimere il sacco o spremere il veleno. Per quanto riguarda il pungiglione delle api , è importante rimuoverlo entro i primi 20 secondi dal contatto con l’insetto, senza rompere la vescichetta che lo contiene e che potrebbe essere rilasciata nella pelle insieme ad esso. Fate saltare il pungiglione con una lama smussata o con un oggetto dal bordo rigido, oppure aiutatevi con le mani lavate, premendo leggermente intorno alla vescichetta come per schiacciare un brufolo. Se la puntura provoca forti dolori e non si allergici, per calmarli praticate impacchi di acqua fredda o spugnature fredde con ammoniaca diluita, somministrando antistaminici per via orale ed eventualmente un cortisonico nella sede d ella puntura.

Ecco alcuni noti rimedi naturali contro la puntura d’insetto: GHIACCIO : un cubetto di ghiaccio avvolto in un involucro di cotone e posto sulla zona colpita è il primo provvedimento da adottare in caso di puntura d’insetto, lasciandolo agire per 20 minuti. FOGLIE DI POMODORO : mettetene una manciata in alcuni recipienti sparsi per le varie stanze della casa per allontanare le temutissime zanzare. Le foglie sono utili anche per alleviare il bruciore causato dalla puntura di qusti insetti. ACETO E LIMONE: preparate una pallina di cotone imbevuto nell’aceto e applicatela sulla zona punta, dopo aver rimosso il pungiglione. Appoggiate poi una fettina di limone sulla pallina di cotone per neutralizzare il veleno, alleviando il dolore e il rossore.

LAVANDA: questo rilassante fiore azzurro dal profumo intenso, applicate direttamente sulla zona interessata 1-2 gocce di olio essenziale di lavanda oppure strofinate una foglia di lavanda sulla pelle. Ottimo anche il GEL DI ALOE VERA E L’OLIO DI CALENDULA , che calmano il prurito e il bruciore in pochi minuti. BICARBONATO : aggiungete un cucchiaino di bicarbonato in un bicchiere d’acqua, applicandolo per 20 minuti sulla parte punta. ASPIRINA: strofinate un’aspirina bagnata sulla zona interessata, accertandovi prima di non essere allergici!

CIPOLLA: tagliatene una fettina, passandola sul punto di puntura della zanzara. L’odore sgradevole non è proprio il massimo, ma il prurito sparisce rapidamente! Gli enzimi della cipolla hanno un potere antinfiammatorio. Se preferite, tagliatene una fettina , applicandola con un bendaggio di garze per tenerla ferma. Stesso discorso vale per l’AGLIO. DENTIFRICIO ALLA MENTA, SAPONE ASCIUTTO strofinato sulla puntura, DEODORANTE PER ASCELLE possibilmente non alcolico sono efficaci rimedi naturali, se applicati sulla zona punta. FANGO: per dare sollievo, applicatelo sulla zona interessata, avvolgendolo con una benda per farlo agire. Lasciatelo asciugare e risciacquate con acqua tiepida.

ARGILLA : stemperate dell’argilla verde ventilata con un po’ di acqua tiepida, applicandola e rinnovandola quando diventa calda e asciutta. TE’ : applicate sulla zona punta un impacco realizzato con una bustina immersa precedentemente in acqua calda o tiepida, fatta poi raffreddare. URINA : farà forse sorridere ma è l’infallibile rimedio della nonna: urinate in un contenitore, mettendovi a bagno la parte interessata e il sollievo è immediato!

Nei soggetti più sensibili, adulti e bambini , può però scatenarsi un’improvvisa reazione allergica, la cui entità varia da persona a persona. Nei casi più gravi si può incorrere nello shock anafilattico, caratterizzato da difficoltà respiratorie e da marcato abbassamento della pressione arteriosa, con prurito e orticaria generalizzati. Ogni anno in Italia circa 5-10 persone muoiono in seguito a shock anafilattico per punture di insetti e questa rappresenta una reale emergenza medica che può peggiorare drasticamente, evolvendo in decesso in poche decine di minuti. Se nel caso di primi episodi di punture di insetti, il soggetto avverte difficoltà respiratorie, un senso di gola c stretta e affanno, è d’obbligo rivolgersi al medico. A volte vi è un marcato transitorio abbassamento della pressione arteriosa, mentre nei casi lievi e iniziali vi è solo prurito o orticaria in tutto il corpo, accompagnati da malessere generalizzato. In presenza di questi sintomi, si è allergici al veleno e questa allergia va ad aumentare con l’esposizione a successive punture di insetti. Il RAST ( esame delle immunoglobine E specifiche) è un esame specifico del sangue che stabilisce la natura e la gravità dell’allergia collegata alle punture di insetti. Il medico, in base a esso, stabilisce se c’è un vaccino desensibilizzante, somministrando sottocute piccolissime dosi crescenti di veleno con cadenza settimanale e di durata triennale. Come trattamenti farmacologici dello shock anafilattico: adrenalina, antistaminici e cortisone, avvalendosi anche di dispositivi per auto-somministrazione di adrenalina da portare con sé.

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